Piazza Firenze: il monumento a Costanzo Ciano

Tra i progetti più ambiziosi del Ventennio, il monumento a Costanzo Ciano è anche tra quelli che più si avvicinano all'inizio dei lavori. Solo la guerra (e uno stizzito telegramma da Roma) ne bloccano la realizzazione. 

Alle porte del secondo conflitto mondiale, il progetto di Mario Palanti e Giannino Castiglioni per un monumento all'eroe Costanzo Ciano - padre di Galeazzo e consuocero di Mussolini - attende solo il nulla osta all'inizio dei lavori. Si tratta di un'opera mastodontica, di cui è difficile immaginare costi e materiali necessari alla realizzazione. Certamente, ci troviamo di fronte ad una testimonianza dei cosiddetti "anni del consenso", una testimonianza risalente agli ultimi mesi di quel consenso.

Del progetto di Palanti e Castiglioni è già pronto ogni minimo dettaglio: sfogliando la pratica, forse la più ricca tra quelle consultate per il progetto La città che non c'è, la ricchezza di particolari è impressionante: le planimetrie prevedono il nuovo assetto della linea tranviaria, delle condutture del gas, del telegrafo, dell'illuminazione e, addirittura, della piantumazione. Un intero album mostra il plastico da ogni angolatura, e disegna il sontuoso percorso che, partendo da Piazza Firenze e attraversando il Castello Sforzesco, spinge idealmente lo sguardo di Ciano verso la Madonnina.

La scultura raffigurante il capitano del MAS è prevista ergersi per trenta metri di altezza, ma la sua cima si trova a quaranta metri dal suolo; il diametro del colonnato che la circonda - quasi venti metri di altezza - segue l'ampiezza della piazza così come oggi ci appare, lasciando spazio solo alla strada circostante.

L'inizio dei lavori è bruscamente impedito dall’intervento del ministro Bottai, attraverso una lettera che non si perde in formalismi e ne rende evidente l'irritazione: dalle parole del ministro, infatti, si deduce che Roma non sia stata avvertita del progetto, giunto ad approvazione senza nemmeno aver prevalso in una gara di concorso e, per di più, guerra alle porte. La lettera si chiude con l'invito ad ascoltare l’appello mussoliniano: niente monumenti fino alla fine delle ostilità. 

 

Nella prossima sezione puoi osservare tutto il materiale grafico sul monumento a Costanzo Ciano, conservato in Cittadella degli Archivi.

Dove sarebbero? I progetti irrealizzati e la loro collocazione.

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