Fontana Monumentale in Piazza Duca d'Aosta

A celebrazione della campagna coloniale, il comune indice un concorso per un monumento di fronte alla nuova Stazione Centrale. Non emergono vincitori, ma due secondi posti a pari merito

All’indomani dell’impresa coloniale e in seguito alla proclamazione dell'Impero, un'Italia provata dalle spese militari e sanzionata dalla Società delle Nazioni conosce gli anni del consenso verso il regime, appena precedenti quelli del crollo bellico.

Proprio in questa fase, contemporanea all'intervento di Roma nella guerra civile spagnola, il comune di Milano indice due concorsi: il primo, per un monumento in Piazzale Fiume; il secondo, poco lontano, per una fontana monumentale in Piazza Duca d'Aosta. Quest'ultima opera è prevista come completamento propagandistico del piazzale adiacente la nuova Stazione Centrale (completata nel 1931) e vede una partecipazione ampia e proveniente da tutto il Paese.

Da Parini a Tibaldi, passando per Boattini, sono diversi gli architetti di caratura nazionale che partecipano alla gara, che si conclude con la proclamazione di un concorso di secondo grado. Tuttavia, il finale non fa che ribadire il primo risultato: due secondi posti a pari merito, e nessuna proposta adeguata al contesto.

La documentazione consultabile in Cittadella degli Archivi comprende carteggi, verbali della commissione giudicatrice e un curioso reclamo di Parini, Boattini e Tibaldi riguardo i tempi di consegna degli architetti Faludi e Bergonzo, che si pone ancora tra le vicende parallele e suggestive, dettagli più leggeri ma non privi di basi documentarie. Infine, ancora più notevole è, come nel caso del monumento a Costanzo Ciano, l’abbondanza di fotografie dei plastici, esposti dai quattro finalisti in occasione del concorsodi secondo grado, oltre alle rispettive relazioni.

Nella prossima sezione puoi osservare tutto il materiale grafico su piazza Duca d'Aosta, conservato in Cittadella degli Archivi.