Templi laici e religiosi

Dalla facciata "livellata" della Scala al progetti alternativo di una chiesa, passando per un mercato rionale: breve rassegna di luoghi di culto, incontro e svago nella Città che non c'è

La città che non c'è si popola di luoghi di incontro, di culto e di scambio. Se il nostro viaggio ha già attraversato piazze, preso metropolitane ed esplorato i dintorni di una stazione, restano disseminati lungo la mappa luoghi e possibilità inesplorati, dimenticati.

Esistono, nella Milano che non fu realizzata, luoghi ben noti in quella esistente: in primis, il teatro alla Scala. La ricerca archivistica ha rivelato un progetto di modifica alla facciata di uno dei teatri più celebri al mondo. Un intervento previsto per completare la simmetria della piazza adiacente, sulla quale si affacciano Palazzo Marino, la Banca Commerciale e l'ex Palazzo degli uffici comunali e di cui la cattedrale degli spettacoli compromette la forma rettangolare. Oggetto del contendere, in particolare, è il Casino Ricordi, con la sua antistante, quasi trapezoidale, piazzetta. Dall’esigenza di superare questa imperfezione deriva l’idea di avanzare la facciata del Casino, allineandola con quella della Scala. Il progetto presentato da Richard Giulio, di cui si conservano due varianti, è descritto anche da una dettagliata relazione, redatta dallo studio dell’architetto.

Diversa dall'edificio realizzato è anche la proposta per un mercato rionale in viale Monza, risalente alla prima metà degli anni Trenta, che viene abbandonata, conservando però dettagliate planimetrie e una notevole rappresentazione degli interni, che testimoniano il gusto dell’epoca.

Infine, tra le poche pratiche risalenti al secondo dopoguerra, troviamo la chiesa di San Francesco d’Assisi al Fopponino, esempio della consistente opera edilizia religiosa che caratterizzò gli anni Sessanta. Oltre ad un significativo carteggio che vede la firma dell’allora arcivescovo meneghino, card. Montini, la pratica conserva i disegni di un progetto successivamente abbandonato e sostituito dall'edificio oggi osservabile. L’idea è opera di Giovanni Muzio e Luciano Dolce.

 

Nella prossima sezione puoi osservare tutto il materiale grafico su piazza Duomo, conservato in Cittadella degli Archivi.

Dove sarebbero? I progetti irrealizzati e la loro collocazione.

Precedente Seguente